Il camino aperto è stato, per secoli, l’unica possibilità di riscaldamento domestico. Nonostante sia una soluzione conveniente, soprattutto per chi abita vicino a un bosco e può procurarsi la legna anche gratis, il camino tradizionale con focolare aperto ha rendimenti bassissimi e va considerato più come un oggetto d’arredo che come uno strumento per riscaldare una stanza.
Oggi la tecnologia a fatto passi da gigante e sempre più persone hanno scelto di trasformare il vecchio camino in un termocamino, capace di assicurare il massimo comfort in tutta la casa.
Ecco 3 buoni motivi per cui dovresti farlo anche tu.
Per quanto riguarda la resa termica, il caminetto a focolare aperto è poco efficiente. La maggior parte del calore prodotto dalla combustione della legna fuoriesce dalla canna fumaria e il poco calore che si diffonde nell’ambiente è disomogeneo e limitato agli spazi in prossimità del camino. Con un camino tradizionale, quindi, puoi riscaldare solo la stanza in cui si trova il focolare o, più facilmente, una porzione di essa.
I caminetti aperti hanno un rendimento molto basso, attorno al 15-30%, a causa della dispersione del calore nella canna fumaria. Valori che sono di molto inferiori rispetto a quelli dei camini con focolare chiuso, che hanno una resa dell’80-90% e possono essere anche canalizzati, per riscaldare stanze situate su piani diversi.
La bocca del focolare aperto, tipica dei caminetti a fiamma libera, permette di ammirare lo scoppiettio della legna che brucia. La mancanza di un vetro o di una qualsiasi altra forma di protezione non è un vantaggio, anzi, è proprio un rischio! Durante la combustione è possibile che piccole particelle di cenere incandescente escano dal focolare e cadano sul pavimento o sugli arredi. Ecco perché è indispensabile vigilare costantemente sul fuoco, quando il caminetto è acceso, per evitare spiacevoli incidenti domestici.
Installando un termocamino o un inserto non hai questo problema. Qui il braciere è protetto da un vetro temperato che chiude completamente tutto il focolare, impedendo la fuoriuscita di cenere e polveri. Un termocamino è sicuro, questione da prendere in grandissima considerazione soprattutto se hai o prevedi di avere bambini in casa.
Il “Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano” sottoscritto a Bologna il 9 giugno 2017 pone forti limitazioni all’accensione e alla nuova installazione di apparecchi a biomassa poco efficienti, in tutta la Pianura Padana.
Tra le disposizioni (per esempio questa) previste dalla delibera c’è anche il divieto di utilizzare camini aperti, poiché essi generano alte emissioni di particolato e rappresentano quindi un problema serio dal punto di vista dell’inquinamento.
Attualmente queste regole valgono solo per Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, ma molte altre regioni e comuni italiani stanno predisponendo misure simili per ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di polveri sottili. È possibile che prossimamente l’accensione di camini a camera aperta venga vietata non solo nelle zone ad alta densità urbana o dove l’aria è particolarmente inquinata, ma lungo tutta la Penisola.
La sostituzione di camini aperti a legna o di stufe a legna obsolete con stufe e termocamini di nuova generazione permette non solo di essere a norma, ma anche di beneficiare di una serie di incentivi, tra cui il Conto Termico e le detrazioni fiscali, specialmente se si parla di un prodotto a pellet.
Leggi qui tutti i pro e contro di un camino a pellet.
Trasformare un camino aperto in un termocamino è una scelta estetica e di design che ti assicura, allo stesso tempo, un sistema di riscaldamento ad alte prestazioni. Oltre al funzionamento a convezione naturale, i moderni termocamini possono essere anche idro, quindi collegati ai termosifoni di casa, oppure canalizzati, per trasportare l'aria calda prodotta in più stanze. In questo modo puoi sfruttare appieno il potere calorifico della legna o del pellet, per riscaldare l'intera casa.
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