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RISCALDAMENTO ALTERNATIVO DELL'ACQUA CALDA

Scritto da Dario Giacomello | 18-ott-2018 10.15.00

Hai deciso di passare alle fonti energetiche rinnovabili per risparmiare sui consumi?

Vuoi riqualificare l’impianto di riscaldamento ma non sai da dove partire?

Dal 1° gennaio 2018 le nuove abitazioni e gli edifici oggetto di ristrutturazione importante devono obbligatoriamente dotarsi di impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Nello specifico il 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e il 50% della somma dei consumi di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento devono essere coperti da apparecchi alimentati da fonti energetiche rinnovabili.

Ecco perché sempre più famiglie ricorrono a soluzioni per il riscaldamento alternativo e sostenibile. Scopriamo insieme qual è la tecnologia più adatta a te.

 

La prima cosa che devi chiederti è: per cosa mi serve l’acqua calda?

  1. Per il riscaldamento domestico
  2. Per uso sanitario
  3. Per entrambi

 In base alla risposta che avrai dato, potrai scegliere la soluzione più adatta a te.

Ecco una panoramica delle migliori alternative per riscaldare l’acqua da usare in casa.

 

Pompa di calore

La pompa di calore è un'alternativa alle caldaie tradizionali, sia per quanto riguarda il riscaldamento domestico sia per la produzione di acqua calda sanitaria. Viene alimentata a elettricità, sfrutta il calore presente in natura prelevandolo e cedendolo all’ambiente interno attraverso gli split o un sistema di canalizzazione dell’aria. 

Può cedere calore a un bollitore dell'acqua. 

Va precisato che la pompa di calore è un sistema di riscaldamento a bassa temperatura di esercizio, ciò significa che riesce a riscaldare l’acqua fino a un massimo di 55/60°C. È quindi l’ideale se hai un impianto di riscaldamento a pavimento, mentre è decisamente meno efficiente se hai già dei termosifoni e vuoi continuare ad usarli. Un impianto di questo tipo richiede temperature di mandata molto più elevate. Ciò significa che, per poter soddisfare il tuo fabbisogno termico durante i mesi più freddi, è necessario affiancare alla pompa di calore una caldaia tradizionale. Facendoti carico delle relative spese.

Sei sicuro sia proprio quello che stavi cercando?

Continua a leggere per scoprire altre 2 soluzioni alternative capaci di farti risparmiare sulle spese del riscaldamento sfruttando una fonte rinnovabile.

 

RISCALDAMENTO A PELLET

Ti ricordo che il pellet:

  • è un combustibile 100% naturale, con alti livelli di rendimento
  • costa meno di metano e gasolio
  • è un combustibile facile da reperire sul mercato (lo trovi anche al supermercato)

Ci sono due prodotti a pellet in grado di rispondere ai tuoi obiettivi.

 

1. Idrostufa a pellet

Un’idrostufa a pellet funziona come una normale stufa a pellet, cioè riscalda l’aria dell’ambiente in cui viene installata, e contemporaneamente riscalda anche l’acqua che poi viene fatta circolare nell’impianto di riscaldamento esistente. Come avviene tutto ciò?

Grazie a uno scambiatore di calore integrato nel generatore, che recupera il calore della combustione e lo trasferisce all’acqua.

Le termostufe ti permettono quindi di riscaldare più stanze della casa, continuando a usare il tuo impianto di riscaldamento, sia esso costituito da termosifoni o da pannelli radianti posti sotto il pavimento.

Inoltre, l’acqua calda prodotta può essere destinata ad uso sanitario, e quindi convogliata al sistema idrico. Un bel vantaggio, non trovi?

Devi considerare che, funzionando proprio come una stufa, mentre è attiva libera calore nell’ambiente in cui è installata, per convezione o ventilazione forzata a seconda del modello. Perfetto d'inverno, un po' meno d'estate, se devi usarla per fare una doccia calda. 

L’idrostufa a pellet è, quindi, un’ottima soluzione risparmiare durante l'inverno e usare durante l'estate l'impianto di riscaldamento tradizionale oppure un sistema a energie rinnovabili, come ad esempio il solare termico, per produrre acqua calda sanitaria in maniera sostenibile.

Per approfondire l’argomento e capire se la stufa a pellet idro è davvero la soluzione che fa per te leggi anche questo articolo.

 

2. Caldaia a pellet

Anche in questo caso il funzionamento è legato alla combustione del pellet. Una volta bruciato, il pellet emana calore che viene utilizzato per riscaldare l’acqua. Il generatore, debitamente collegato all’impianto di riscaldamento e al sistema termoidraulico, distribuisce in maniera omogenea l’acqua calda, a seconda delle richieste, ai termosifoni, ai pannelli radianti o alle condutture sanitarie. 

Per assicurarti un impianto di riscaldamento alternativo dalle ottime performance è sempre consigliata l'abbinata con un puffer, cioè un sistema di accumulo per immagazzinare l’acqua e fornirla al bisogno. In questo modo non dovrai continuamente accendere e spegnere la caldaia, ma potrai usufruire di una scorta di acqua calda da usare quando ti serve.

E in estate?

La caldaia a pellet, installata in un locale termico separato, può essere usata tranquillamente anche d'estate per l'acqua sanitaria, senza timore di surriscaldare casa tua. Nei modelli di caldaie a pellet più evoluti è presente una specifica funzione “estate” che permette di inibire la deviazione della valvola a tre vie verso l’impianto di riscaldamento. In questo modo, anche se la caldaia è accesa, l’acqua non viene convogliata ai radiatori ma esclusivamente all’impianto idrico sanitario.

 

La caldaia a pellet è l’ideale se cerchi un generatore ecologico, alimentato con energie rinnovabili, da usare tutto l’anno, capace di combinare riscaldamento degli ambienti e riscaldamento dall’acqua calda. Devi avere a disposizione uno spazio abbastanza grande (ad esempio un locale caldaia dedicato) in cui posizionarla in abbinata con un puffer.

 

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