Hai deciso di passare alle fonti energetiche rinnovabili per risparmiare sui consumi?
Vuoi riqualificare l’impianto di riscaldamento ma non sai da dove partire?
Dal 1° gennaio 2018 le nuove abitazioni e gli edifici oggetto di ristrutturazione importante devono obbligatoriamente dotarsi di impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Nello specifico il 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e il 50% della somma dei consumi di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento devono essere coperti da apparecchi alimentati da fonti energetiche rinnovabili.
Ecco perché sempre più famiglie ricorrono a soluzioni per il riscaldamento alternativo e sostenibile. Scopriamo insieme qual è la tecnologia più adatta a te.
La prima cosa che devi chiederti è: per cosa mi serve l’acqua calda?
In base alla risposta che avrai dato, potrai scegliere la soluzione più adatta a te.
Ecco una panoramica delle migliori alternative per riscaldare l’acqua da usare in casa.
La pompa di calore è un'alternativa alle caldaie tradizionali, sia per quanto riguarda il riscaldamento domestico sia per la produzione di acqua calda sanitaria. Viene alimentata a elettricità, sfrutta il calore presente in natura prelevandolo e cedendolo all’ambiente interno attraverso gli split o un sistema di canalizzazione dell’aria.
Può cedere calore a un bollitore dell'acqua.
Va precisato che la pompa di calore è un sistema di riscaldamento a bassa temperatura di esercizio, ciò significa che riesce a riscaldare l’acqua fino a un massimo di 55/60°C. È quindi l’ideale se hai un impianto di riscaldamento a pavimento, mentre è decisamente meno efficiente se hai già dei termosifoni e vuoi continuare ad usarli. Un impianto di questo tipo richiede temperature di mandata molto più elevate. Ciò significa che, per poter soddisfare il tuo fabbisogno termico durante i mesi più freddi, è necessario affiancare alla pompa di calore una caldaia tradizionale. Facendoti carico delle relative spese.
Sei sicuro sia proprio quello che stavi cercando?
Continua a leggere per scoprire altre 2 soluzioni alternative capaci di farti risparmiare sulle spese del riscaldamento sfruttando una fonte rinnovabile.
Ti ricordo che il pellet:
Ci sono due prodotti a pellet in grado di rispondere ai tuoi obiettivi.
1. Idrostufa a pellet
Un’idrostufa a pellet funziona come una normale stufa a pellet, cioè riscalda l’aria dell’ambiente in cui viene installata, e contemporaneamente riscalda anche l’acqua che poi viene fatta circolare nell’impianto di riscaldamento esistente. Come avviene tutto ciò?
Grazie a uno scambiatore di calore integrato nel generatore, che recupera il calore della combustione e lo trasferisce all’acqua.
Le termostufe ti permettono quindi di riscaldare più stanze della casa, continuando a usare il tuo impianto di riscaldamento, sia esso costituito da termosifoni o da pannelli radianti posti sotto il pavimento.
Inoltre, l’acqua calda prodotta può essere destinata ad uso sanitario, e quindi convogliata al sistema idrico. Un bel vantaggio, non trovi?
Devi considerare che, funzionando proprio come una stufa, mentre è attiva libera calore nell’ambiente in cui è installata, per convezione o ventilazione forzata a seconda del modello. Perfetto d'inverno, un po' meno d'estate, se devi usarla per fare una doccia calda.
L’idrostufa a pellet è, quindi, un’ottima soluzione risparmiare durante l'inverno e usare durante l'estate l'impianto di riscaldamento tradizionale oppure un sistema a energie rinnovabili, come ad esempio il solare termico, per produrre acqua calda sanitaria in maniera sostenibile.
2. Caldaia a pellet
Anche in questo caso il funzionamento è legato alla combustione del pellet. Una volta bruciato, il pellet emana calore che viene utilizzato per riscaldare l’acqua. Il generatore, debitamente collegato all’impianto di riscaldamento e al sistema termoidraulico, distribuisce in maniera omogenea l’acqua calda, a seconda delle richieste, ai termosifoni, ai pannelli radianti o alle condutture sanitarie.
Per assicurarti un impianto di riscaldamento alternativo dalle ottime performance è sempre consigliata l'abbinata con un puffer, cioè un sistema di accumulo per immagazzinare l’acqua e fornirla al bisogno. In questo modo non dovrai continuamente accendere e spegnere la caldaia, ma potrai usufruire di una scorta di acqua calda da usare quando ti serve.
E in estate?
La caldaia a pellet, installata in un locale termico separato, può essere usata tranquillamente anche d'estate per l'acqua sanitaria, senza timore di surriscaldare casa tua. Nei modelli di caldaie a pellet più evoluti è presente una specifica funzione “estate” che permette di inibire la deviazione della valvola a tre vie verso l’impianto di riscaldamento. In questo modo, anche se la caldaia è accesa, l’acqua non viene convogliata ai radiatori ma esclusivamente all’impianto idrico sanitario.
La caldaia a pellet è l’ideale se cerchi un generatore ecologico, alimentato con energie rinnovabili, da usare tutto l’anno, capace di combinare riscaldamento degli ambienti e riscaldamento dall’acqua calda. Devi avere a disposizione uno spazio abbastanza grande (ad esempio un locale caldaia dedicato) in cui posizionarla in abbinata con un puffer.
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