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Riscaldamento a pavimento: risparmio con il pellet?

Scritto da Giuliano Bocus | 4-giu-2019 7.15.00

Se la tua famiglia trascorre molto tempo in casa, durante il giorno, il riscaldamento a pavimento è la soluzione ideale per assicurarle il massimo grado di comfort possibile. Con un impianto di questo tipo regali agli ambienti una sensazione uniforme di calore, e lo fai risparmiando energia. Lo sapevi che puoi usare anche una stufa a pellet idro per riscaldare l’acqua da inviare ai pannelli radianti?

Perché scegliere il riscaldamento a pavimento

Installare il riscaldamento a pavimento è una scelta vincente, se stai progettando la tua nuova casa o hai deciso di riqualificare l’abitazione, perché: 

  • È poco ingombrante
  • È facile da installare
  • È silenzioso
  • È fonte di benessere termico

Con i pannelli radianti l’aria calda si diffonde nell’ambiente per irraggiamento, dal basso verso l’alto, assicurando un comfort ottimale a chi si trova in casa.

 

È anche conveniente?

Molti si chiedono se questo tipo di impianto faccia davvero risparmiare sulle spese per il riscaldamento. La risposta è sì, se lo abbini ai generatori giusti.

L’acqua che scorre nei pannelli radianti posti sotto il pavimento non deve avere una temperatura particolarmente elevata, basta che si aggiri attorno ai 30°C. Ciò comporta consumi energetici decisamente ridotti, perché per arrivare a 30°C serve molta meno energia rispetto a quella necessaria per far funzionare i termosifoni, che hanno invece bisogno di acqua a 70/80°C.

E a consumi ridotti seguono bollette più snelle.

Il risparmio è ancora maggiore se, per alimentare l’impianto a pavimento, utilizzi generatori a energie rinnovabili, come i pannelli solari, le pompe di calore o le caldaie o le stufe a pellet.

Qui trovi alcune soluzioni di riscaldamento alternativo dell'acqua in casa.

 

Termostufa e riscaldamento a pavimento: abbinata vincente

Le termostufe, o stufe idro, funzionano esattamente come una normale stufa a pellet. La combustione del pellet produce calore che viene sprigionato dalle bocchette di areazione nella stanza in cui la stufa è posizionata. Ma c'è più. Nelle termostufe, la presenza di uno scambiatore di calore integrato nel generatore consente di trasferire gran parte di questo calore all'acqua che circola nell'impianto di riscaldamento.

Oltre il 90% della potenza resa dall’idrostufa viene ceduta all'acqua.

Ecco perché si rivela fondamentale scegliere una stufa ad acqua della giusta potenza per evitare sottodimensionamenti e avere sempre il giusto grado di comfort in casa.

Nota bene: una piccola parte del calore prodotto dalla stufa viene comunque trasferito all’aria che, per convezione naturale, riscalda l’ambiente in cui è installato il generatore. Ciò può rivelarsi molto utile in inverno se, ad esempio, hai posizionato la stufa in una stanza particolarmente fredda o in un ambiente dove non sono presenti i pannelli radianti, ad esempio la taverna.

 

Come scegliere la stufa idro

La termostufa può integrare la caldaia che utilizzavi in precedenza per alimentare il riscaldamento a pavimento, assicurandoti così un notevole risparmio sulle bollette.

In ogni caso, se vuoi utilizzare il pellet per produrre acqua calda per il riscaldamento domestico, con una stufa o con una caldaia , il puffer è indispensabile, anzi obbligatorio.

Il puffer è un sistema di accumulo, dalla capacità variabile a seconda delle esigenze, che permette di immagazzinare l’acqua calda da usare sia per il riscaldamento sia per gli usi sanitari.

Considera che l’acqua riscaldata dalla stufe a pellet  arriva a 70/80°C, decisamente troppo per i pannelli radianti che richiedono acqua a una temperatura non superiore ai 30°C. Senza il bollitore tutta l’energia in eccesso prodotta dalla termostufa andrebbe persa per raffreddare l’acqua.

Con il puffer, invece, puoi miscelare l’acqua ad alta temperatura con l’acqua fredda, fino a raggiungere la temperatura corretta per le serpentine del riscaldamento a pavimento.

Quanta acqua deve contenere, il puffer? Considera che, per una idrostufa a pellet, la capacità minima è di 20 litri per kW. Il mio consiglio, comunque, è sempre quello di rivolgersi a un termotecnico per il corretto dimensionamento sia della stufa (inteso come potenza in kW) sia del puffer.

Nel caso di termostufe utilizzate per il riscaldamento a pavimento, va poi considerata anche la capacità del serbatoio pellet. Dovendo riscaldare l’intero impianto, la stufa rimane in funzione parecchie ore quindi ha bisogno di grandi quantità di pellet. Con un serbatoio piccolo sei costretto a ricaricare il combustibile anche più volte al giorno: a livello di risparmio energetico non cambia nulla, è più che altro una questione di praticità.

L’acqua calda prodotta da una stufa a pellet idro può essere utilizzata anche in cucina o in bagno, per lavare e lavarti. L’idrostufa diventa così l’elemento principale dell’impianto termoidraulico, perché oltre ad alimentare il sistema di riscaldamento a pavimento può essere sfruttata per la produzione di acqua calda sanitaria, assicurandoti un maggior risparmio in bolletta.

Vuoi saperne di più sulle stufe ad acqua? Scarica la Guida gratuita qui sotto.

All’interno trovi anche alcuni esempi di installazione efficiente che ti aiuteranno a capire quanto puoi realmente risparmiare in bolletta, installando una termostufa.